La legge, inoltre, ha fissato i limiti di esposizione al gas radon, distinguendo tra:
• Nuove costruzioni, per le quali, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon non può superare la media annua di 200 Bq/m3, misurato con strumentazione passiva ed attiva;
• Edifici esistenti, strategici e destinati all’istruzione, per i quali, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon non può superare la media annua di 300 Bq/m3, misurato con strumentazione passiva ed attiva;
• Edifici esistenti, interrati, seminterrati e locali a piano terra, aperti al pubblico, esclusi gli edifici residenziali, per i quali, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon non può superare la media annua di 300 Bq/m3, misurato con strumentazione passiva ed attiva.
L’intervento proposto si compone di più fasi:
1. Sopralluogo ed elaborazione di un Piano di Campionamento
2. Disposizione dei dosimetri del 1° semestre in punti strategici dell’edificio
3. Ritiro dei dosimetri del 1° semestre e posizionamento dei dosimetri del 2° semestre
4. Ritiro dei dosimetri del 2° semestre ed invio dei dosimetri presso un laboratorio di radioprotezione con sistema qualità UNI CEI EN ISO/IEC 17025
5. Inoltro della documentazione al Comune e all’ARPAC.
In caso di mancata trasmissione delle misurazioni entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della Legge, il Comune provvederà ad intimare, con ordinanza, la trasmissione delle misurazioni svolte, concedendo un termine non superiore a 30 giorni, la cui eventuale scadenza senza adempimento, comporterà la sospensione della certificazione di agibilità della struttura.
MA COS’E’ IL RADON?
Il radon, scoperto nel 1899, è un gas nobile e radioattivo immesso nell’aria, proveniente dal decadimento dell’uranio e presente nelle rocce, nel suolo e nei materiali da costruzione. Il suolo è responsabile dell’80% del radon presente in atmosfera. Essendo il Radon circa 8 volte più pesante dell’aria, tende ad accumularsi negli ambienti confinati dove, in alcuni casi, può raggiungere concentrazioni tali da rappresentare un rischio significativo per la salute.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, sulla base di studi epidemiologici, ha classificato il Radon come cancerogeno per l’uomo.
Lo studio dlm provvede ad effettuare le misurazioni richieste dalla Legge Regionale.
Per maggiori info :info@diellemme.it segreteria@diellemme.it