Dal 12 agosto 2020 si applicano le cosiddette BEMP – Best Environmental Management Practices, contenute nella Decisione della Commissione europea 2020/519, pubblicata in Gazzetta Ufficiale europea del 14 aprile 2020 n.115, relativa al documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore dei rifiuti a norma del Regolamento EMAS 2009/1221/CE.
La Commissione, in risposta all’ultima modifica del Regolamento EMAS, ha predisposto il documento di riferimento settoriale che comprende le migliori pratiche di gestione ambientale (BEMP, Best Environmental Management Practices), gli indicatori di prestazione ambientale per il settore rifiuti ed esempi di eccellenza e sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli delle prestazioni.
Il documento si rivolge a
- imprese pubbliche e private di gestione dei rifiuti, già registrate o che intendono registrarsi EMAS, comprese quelle che attuano regimi di responsabilità del produttore, incluse nei seguenti codici NACE: -31 (raccolta rifiuti), -38.2 (trattamento e smaltimento dei rifiuti), -38.3 (recupero materiali), -39.0 (attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti), -84.1 (amministrazione pubblica);
- amministrazioni pubbliche responsabili della gestione dei rifiuti a livello locale
con l’obiettivo di migliorare le prestazioni nella gestione dei rifiuti proponendo idee, suggerimenti ed orientamenti pratici e tecnici.
Le categorie di rifiuti prese in considerazione sono:
- rifiuti urbani (RSU) – rifiuti domestici e rifiuti provenienti da altre fonti, quali il commercio al dettaglio, l’amministrazione, l’istruzione, i servizi sanitari, i servizi di alloggio e ristorazione e altri servizi e attività che per natura e composizione sono simili ai rifiuti domestici;
- rifiuti da costruzione e demolizione
- rifiuti sanitari.
Il documento si articola in 4 sezioni:
- Sezione 1 che illustra il contesto giuridico EMAS e le modalità d’uso di tale documento
- Sezione 2 che ne definisce l’ambito di applicazione
- Sezione 3 che descrive in modo conciso le diverse migliori pratiche di gestione ambientale (BEMP), corredandole di informazioni circa la loro applicabilità
- Sezione 4 che contiene una tabella esaustiva con una selezione degli indicatori di prestazione ambientale più pertinenti nonchè spiegazioni ed esempi di eccellenza associati.
Che cos’è il Regolamento EMAS?
Il Regolamento EMAS – Eco Management and Audit Scheme – consente di aderire, su base volontaria, a un sistema europeo di eco-gestione e audit, con l’obiettivo di valutare, monitorare e migliorare le prestazioni ambientali di un’organizzazione.
Per richiedere ed ottenere la Registrazione EMAS, è necessario dotarsi di un proprio Sistema di gestione ambientale (SGA) certificato ISO 14001 ed informare costantemente il pubblico ed i propri stakeholder attraverso una Dichiarazione Ambientale.
Aderire al Regolamento EMAS permette di ottenere una serie di vantaggi:
- ridurre e controllare i costi, ottimizzando la gestione dell’energia e delle risorse e limitando eventuali sprechi;
- prevenire rischi e sanzioni, riducendo il rischio di incidenti ambientali e quindi di non incorrere in sanzioni penali e amministrative;
- limitare la responsabilità, riducendo il rischio e gestendo in modo più efficace la catena delle singole responsabilità lungo l’intera organizzazione;
- accedere a finanziamenti pubblici e gare poiché, comportando l’assunzione di un SGA ISO 14001, consente di accedere al sistema del Green Public Procurement (GPP);
- migliorare la reputazione del brand e la competitività.
Che cosa prevedono le Migliori Pratiche di Gestione Ambientale?
Le Migliori Pratiche di Gestione Ambientale promosse con la Decisione 2020/519/UE, puntano a migliorare le prestazioni nella gestione dei rifiuti di imprese private e pubbliche promuovendo – in accordo agli altri dettati comunitari, Direttiva 2008/98/CE in primis – i principi di economia circolare. È, infatti, evidente l’allineamento con i testi del “Pacchetto Economia Circolare”, tanto negli obiettivi quanto negli ambiti esaminati, come ad esempio, tra gli altri, l’inedito ruolo della responsabilità estesa del produttore nella prevenzione dei rifiuti.
A tal fine, le Migliori Pratiche di Gestione Ambientale, intervengono nelle seguenti fasi e attività di gestione dei rifiuti:
- definizione di una strategia di gestione dei rifiuti;
- promozione della prevenzione dei rifiuti;
- promozione del riutilizzo dei prodotti e della preparazione per il riutilizzo dei rifiuti;
- miglioramento della raccolta dei rifiuti;
- trattamento dei rifiuti, limitatamente alle operazioni che consentono il riciclaggio dei materiali.
Per ogni aspetto ambientale rilevante di ciascuna attività, cioè per ogni operazione necessaria all’espletamento, sono descritte le migliori pratiche alla luce degli impatti ambientali relativi: cambiamenti climatici (emissioni gas a effetto serra), emissioni in atmosfera/acqua/suolo, esaurimento delle risorse naturali, uso del suolo. Definito poi il campo di applicabilità, per ciascun aspetto sono elencati gli indicatori di prestazione ambientali e sono riportati esempi di eccellenza.
La Decisione UE 2020/519 è consultabile qui
Lo studio dlm offre consulenza in ambito Ambiente